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Progetto spettacolo - Teatro del Borgo

24 e 25 ottobre

È LA FINE DEL MONDO

(E NOI STIAMO BENE)

SCOPRI

Teatro del Borgo

Stagione 2024-2025

25 ottobre ore 20.30 - 26 ottobre ore 19.30

NON SOLO COME IN TV

di Max Pieriboni

Lo spettacolo non solo come in tv, è lo spettacolo di un comico spogliato da ogni personaggio che lo ha reso conosciuto in TV.

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28 novembre ore 19.30 - 29 novembre ore 19.30

ERRARE HUMANUM EST

Con la Compagnia Puntozero, formata da giovani detenuti dell’Istituto Penale Cesare Beccaria e giovani attori.

Testo e Regia: Giuseppe Scutellà

Errare Humanum Est è più di una rappresentazione teatrale, è una riflessione sul disagio, la devianza minorile, la giustizia, condivisa da ragazzi (detenuti e non) con un pubblico di coetanei, per mostrare che cambiamento e crescita personali sono possibili.

Suggestioni ed echi lontani introducono e commentano le vicende personali dei minori sul palcoscenico, in una armoniosa koinè di linguaggi: storie di strada, classicità dei versi shakespeariani e sofoclei, musiche underground, ritmi rap che si affrontano e si fondono.

L’errore è il presupposto fondante del crescere, quindi del vivere perché, come afferma Tiresia nell’Antigone di Sofocle: “Tutti gli uomini possono sbagliare. Ma saggio e fortunato è colui che nell’errore non persevera e cerca di rimediare al male”.

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13 dicembre ore 20.30 - 14 dicembre ore 19.30

LEMON THERAPY

Di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano

Compagnia Quinta Parete

Diretto e interpretato da Enrico Lombardi e Alice Melloni

P. è un trentacinquenne che ha rimosso completamente la sua adolescenza perchè troppo traumatica e decide di farsi aiutare da V., psicoterapeuta fuori dagli schemi che utilizza una terapia piuttosto originale: una lemon therapy in cui, con Provocatorie richieste, coinvolge anche il pubblico rendendolo parte attiva dello spettacolo.

Ma la terapia funzionerà? E come? Cosa scopriranno P. e V.?

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24 gennaio ore 20.30 - 25 gennaio ore 19.30

VANIA

Compagnia OYES
ideazione e regia Stefano Cordella
drammaturgia collettiva
con Francesca Gemma, Vanessa Korn, Umberto Terruso, Fabio Zulli

"Tutti, finché siamo giovani, cinguettiamo come passeri sopra un mucchio di letame. A vent’anni possiamo tutto, ci buttiamo in qualsiasi impresa. E verso i trenta siamo già stanchi, è come dopo una sbornia. A quarant’anni poi siamo già vecchi e pensiamo alla morte. Ma che razza di eroi siamo? Io vorrei solo dire alla gente, in tutta onestà, guardate come vivete male, in che maniera noiosa. E se lo comprenderanno inventeranno sicuramente una vita diversa, una vita migliore, una vita che io non so immaginare.”

Così scriveva Anton Cechov in una delle sue lettere. Ed è proprio dalla stessa pervasiva sensa­zione di stagnamento ed immobilismo che è nata la necessità di questo lavoro. Poco più che trentenni quando abbiamo iniziato a lavorare su questo testo, ora quarantenni, ci sentivamo e continuiamo a sentirci bloccati in un limbo poco rassicurante. E, come noi, tutta la nostra generazione ci sembra vivere il presente con un sentimento di impotenza. Ci aggrappiamo al passato per non lasciarci dominare, guardiamo al futuro con poche speranze.

Così abbiamo deciso di raccontare le paure, il senso di vuoto, la difficoltà di sognare dei nostri tempi, attraverso una drammaturgia originale costruita a partire dai temi e dai personaggi principali del testo del grande autore russo.

La vicenda si svolge in un paesino di provincia e ruota attorno alla figura del Professore, tenuto in vita da un respiratore artificiale. Non vedremo mai il Professore, ma le conseguenze che la sua condizione produce sul resto della “famiglia”: la giovane moglie Elena, il fratello Ivan, la figlia Sonia, il Dottore. Come in Zio Vanja anche i nostri personaggi sentono di non vivere la vita che vorrebbero. Ma la spinta verso il cambiamento deve fare i conti con la paura di invecchiare, le rigidità, i sensi di colpa, il timore di non essere all’altezza dei propri desideri.

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14 febbraio ore 20.30 - 15 febbraio ore 19.30

GIUSTO

di e con Rosario Lisma

Produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse

E’ la storia surreale, buffa e dolente di una diversità nel mondo contemporaneo. Ma è anche un invito a superare le certezze che ci proteggono e i limiti che da soli ci siamo dati.

Giusto è un impiegato intelligente, mite e fin troppo educato in un mondo grottesco di spietato cinismo. I suoi colleghi d’ufficio, all’Inps di Milano, sono un microcosmo di ridicole creature animali, in cui lui, nato su uno scoglio in mezzo al mare, si sente straniero e solo. Abita in un appartamento in condivisione con una che non c’è mai e con Salvatore, un calabrone enorme che passa il tempo dipingendo finestre sulle pareti. Per poi provare a passarci attraverso.

Giusto ha un solo grande impossibile sogno: baciare Sofia Gigliola, detta la Balena, la figlia bella e grassa del suo potentissimo capo. Ci riuscirà?

Ad accompagnarlo sul palco i personaggi che popolano il suo mondo surreale, evocati attraverso le illustrazioni suggestive di Gregorio Giannotta, artista ironico e poetico, noto per le sue creature fiabesche.

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1 marzo ore 21.00

PIANO B

Con Beppe Braida
Di Beppe Braida e Raffaele Skizzo Bruscella

Se avessi avuto un Piano B nella vita, invece di fare il comico avrei fatto il notaio. Sono gli unici che ridono quando emettono la fattura.
Se avessi avuto un Piano B nel lavoro, adesso non sarei una partita iva.
Se avessi avuto un Piano B in amore, l’unico matrimonio che avrei apprezzato sarebbe stato quello degli altri.
Se avessi avuto un Piano B con le amicizie, oggi il mio migliore amico, sarebbe un cane.
Se avessi avuto un Piano B in famiglia, sarei nato orfano per evitarmi i parenti che mi ritrovo.

Sei triste? Sei confuso? Non sai che strada prendere? Non hai un piano b?
Il tuo Piano B è: il piano Braida! La vita di tutti i giorni vista con gli occhi, l’ironia e il sarcasmo di Beppe Braida che non è Paulo Coelho ma la crisi ha colpito tutti.
Due ore di show a ritmi vertiginosi, dove il pubblico sarà parte integrante dello spettacolo perché senza pubblico un artista non potrebbe esibirsi, con il pubblico che la festa abbia inizio.
Se sei stufo di stare a casa sul divano a vedere la tv, ci vuole un piano b: spegni la televisione e accendi il teatro!

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20 marzo ore 20.30

21 marzo ore 20.30

22 marco ore 19.30

UNA REGINA MARGHERITA A DOMICILIO
La storia di Margherita di Savoia

Con Ippolita Baldini
Regia Luigi Guaineri

Margherita di Savoia che fu la prima first lady del Regno d'Italia, lanciò nuove mode come una influencer ante litteram e si guadagnò un posto d'onore nell'immaginario popolare, tanto che il suo nome è ancora oggi legato al piatto italiano più famoso al mondo: la pizza margherita.

Regina d'Italia al fianco di Umberto I dal 1878 al 1900, Margherita di Savoia divenne una delle icone più rappresentative e amate della monarchia sabauda. Le ragioni di tanto successo? Un'ineguagliabile "professionalità" nel gestire la propria immagine e un talento naturale nelle pubbliche relazioni.

physique du rôle perfetto: raffinata, intelligente e di bell'aspetto, con lunghi capelli biondi e intensi occhi azzurri. Con Umberto si sposarono a Torino nel 1868, e dopo le nozze intrapresero un tour della Penisola per "sponsorizzare" la neonata monarchia nazionale.

Si tratta di uno spettacolo biografico. Il racconto di un personaggio storico realmente esistito e di cui pochi conoscono la personalità e la vita.

​Con questo racconto su Margherita, togliamo il panno nero dal cristallo, facendo emergere la luce e i colori di un personaggio che la storia ha esiliato e oscurato per tanti anni e che, pur mantenendo le sue contraddizioni, ha comunque partecipato alla creazione dell’Unità d’Italia.

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4 aprile ore 20.30

COSì TANTA BELLEZZA

Scritto, diretto e interpretato da Corrado Accordino

Un invito a non lasciarci sfuggire le occasioni di bellezza che quotidianamente accadono intorno a noi, un'esortazione a vivere il "qui e ora", liberandosi dalle strutture. La bellezza di dire ciò che potrebbe essere meglio per sé e per gli altri, di essere se stessi, la bellezza di guardare alla nostra esistenza con ironia e leggerezza.

Un uomo, una moglie, due figli, un lavoro dignitoso, qualche amico per il fine settimana con cui condividere una piccola trasgressione, ma nessun terribile segreto da tenere nascosto. Un uomo qualunque, come chiunque di noi.

Insomma, una vita semplice, dove ogni cosa è al suo posto, in un ordine preciso. Ma, anche dietro le più canoniche vite, si nasconde sempre un disagio, una sorpresa e una voglia di cambiare.

Così il protagonista, uscendo una sera come le altre per fare una passeggiata, comincia a far cadere le sue certezze, a mostrare a sé stesso le ombre che si celano dietro a tutto il suo ordine, a intuire intorno a sé un piccolo mondo di bellezza che aveva smesso di cogliere, di vedere e di immaginare possibile.

Lasciarsi sorprendere da questa bellezza ha delle conseguenze: non si può più tornare indietro.

Improvvisamente, tutto pretende un nuovo modo di stare al mondo: perdere le certezze che si sono costruite giorno dopo giorno per darsi il tempo di una nuova verità. Una verità che, una volta avvertita, non si può più tacere.

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9 Maggio Ore 20.30 - 10 Maggio Ore 19.30

CANDIDA, O A saperlo sarei stata più stron*a

di e con Alice Redini

Il progetto era raccontare la storia di una coppia che condivide il sogno di diventare genitori ma che si ritrova invece a confrontarsi con la diagnosi inaspettata di una malattia cronica degenerativa. Solo che a un certo punto l’autrice si rende conto che lei di cronico ha solo un’insopportabile gentilezza e che a forza di dire “sì grazie” oggi si ritrova single, senza figli, con un lavoro precario e la sensazione di aver tirato il freno a mano in una gara dove tutti gli altri sfrecciano verso la felicità. E quindi cosa fa? Manda a casa gli attori, si mette la testa tra le mani e continua la residenza artistica da sola a riflettere sulla sua vita. Va a finire che tra episodi tragicomici, battute pungenti e qualche confessione, Alice immagina la sua trasformazione in una donna più egoista, decisa e… sì, più stronza. Ma niente, non ce la fa. Ispirandosi all’amico Voltaire del “Candido, o l’ottimismo”  - da cui riprende il titolo - decide di accettare la sua incorreggibile fiducia nella gentilezza, e di usarla come bandiera verso un mondo migliore.

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23 maggio ore 20.30 - 24 maggio ore 19.30

HO SBAGLIATO TUTTO

Di e con Cristiana Mecozzi E Alessandro Arcodia
Regia Riccardo Marchesini

Millennial contro boomer, pubblico impiego contro partite IVA, privilegi, disagi e speranze morte sul nascere: Ho sbagliato tutto racconta i disequilibri del nostro tempo e la lotta quotidiana per rimanere a galla senza annegare troppo.

Una commedia all’italiana in tre episodi.

Yari, volenteroso trentenne assunto come interinale in un ente inutile, si scontra con Rosalba, una boomer seduta comoda a stampare mail, organizzare rinfreschi e spegnere entusiasmi.

Marika e Mariano, genitori di Giastin e Dominic, abitanti abusivi di un seminterrato nella periferia romana, cercano di barcamenarsi tra sussidi, gratta e vinci e 104.

Ester, una sognatrice vittima del Favoloso Mondo di Amélie, prova il servizio Life Navigator e incontra Renato, ma si ritrova in un vortice di scelte sbagliate, aspettative deluse e crisi economiche, fagocitata nel loop del "se vuoi, puoi".

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